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Variante alla S.R. n° 69 da Levane a San Giovanni Valdarno con raccordo al casello Autosole

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  • Anno: 2005 - 2015
  • Committente: Provincia di Arezzo
  • Settore: Infrastrutture stradali
  • Tipologia del servizio: Attività di supporto alla progettazione esecutiva delle opere idrauliche - Direzione Lavori (in ATI con Net Engineering Spa mandataria) - Coordinamento della Sicurezza in Fase di Esecuzione
  • Partners: Net Engineering - Carlos Fernandez Casado S.l. Officina de Proyectos, Madrid
  • Importo dei Lavori: 31'426'325.74 €


La nuova infrastruttura stradale con sezione di tipo C1 (DM 2001) si sviluppa nel fondovalle dell'Arno, dapprima in sinistra idrografica, a partire dall'abitato di Levane nel comune di Montevarchi fino all'altezza dei "Podere Lama", e poi da qui, attraversato l'Arno con un nuovo ponte ("Ponte Leonardo"), si immette, ricalcandone il tracciato, nella vecchia SP 11, della quale è prevista la ristrutturazione con adeguamanto in sede con sezione di tipo C2 nel tratto compreso dal ponte sul B.ro del Tasso fino alla località "Le coste" in comune di Terranuova Bracciolini. L'estenisone del nuovo arco stradale risulta in tutto pari a circa 9km.

L'elemento di maggior rilevanza strutturale è sicuramente rappresentato dal nuovo "Ponte Leonardo" sul fiume Arno che ha uno sviluppo complessivo di 495m articolati su 12 campate, delle quali le due principali che attraversano il fiume, sono ad arco metallico a via inferiore ed hanno rispettivamente luci pari a 110m e 77m. L'altezza degli archi rispetto al piano stradale è rispettivamente di 14,9m e 12,7m. Le travi catena e gli archi del ponte hanno sezione rettangolare pari a 1000x2000mm con spessori massimi di 40mm.

Poichè il ponte attraversa anche l' autostrada A1, è stato necessario ricorrere al varo delle travi di impalcato, dei rispettivi traversi e delle predalles, nonché ai getti di completamento in orari notturni al fine di minimizzare l'interferenza con il traffico autostradale. Ciò ha comportato specifiche riunioni di coordinamento della sicurezza per mettere a punto le procedure necessarie alla prevenzione dei maggiori rischi presenti (movimentazione di grandi carichi sospesi in carenza di illuminazione, lavori su piattaforma in orario notturno, rischio di caduta dall'alto, ecc... ).

La presenza di due pile nell' alveo dell'Arno ha inoltre posto la necessità di progettare idonee opere di presidio delle platee di fondazione rispetto al rischio di scalzamento delle stesse durante i maggiori eventi di piena.È stato infatti stimato che, nel corso di una piena duecentennale, attorno alle pile nella fase di maggior erosione localizzata, può verificarsi la formazione di depressioni dell'alveo fino a 9 metri più profonde del letto normale. A tale scopo, attorno alle platee sono state previste e allestite difese in scogliere di massi ciclopici non gelivi del peso di almeno 1,5 tonnellate ciascuno, collegati tra loro con appositi cavi in acciaio.

La variante stradale in progetto interferisce in modo diretto oltre che con il fiume Arno anche con altri quattro del suoi affluentl o subaffluentl che, ordinati da sud-est a nord-ovest, possono essere elencati come segue: Torrente Caposelvi, Borro di Valdilago, Borro del Tasso, Torrente Ciuffenna.
Ovviamente sotto il profilo della sicurezza idraulica  è  stato necessario garantire adeguati franchi al di sotto degli impalcati degli attraversamenti e tra i massimi livelli di piena e il piano viario.

Poiché per un ampio tratto della variante il rilevato stradale svolgerà contestualmente anche la funzione di arginatura a campagna delle future casse di espansione del torrente Ambra, è stata progettata un'idonea schermatura in argilla del paramento che potrà essere esposto al prolungato contatto con l'acqua invasata nelle casse. Ovviamente il complesso del corpo stradale in rilevato in questi tratti è  stato sopposto a verifica idraulica rispetto al rischio di sifonamento, nonché a tutte le ulteriori verifiche di stabilità in relazione agli stati di filtrazione che possono presentarsi in regime di moto vario (fase di riempimento, massimo invaso e rapido svaso).

In fase di progettazione esecutiva il ruolo dello Studio Chiarini Associati è stato quello di fornire all'ATI responmsabile della progettazione il supporto specialistico per il dimensionamento, la verifica e l'elaborazione grafica di tutte le opere d'arte a carattere idraulico (opere di presidio delle pile in alveo, reti di drenaggio delle acque meteoriche, tombinature, vasche per la raccolta di sversamenti accidentali di fluidi inquinanti, ecc...).

In fase di realizzazione dei lavori lo Studio Chiarini Associati (mandante), in raggruppamento temporaneo con Net Engineering Spa (mandataria), si  è aggiudicato il servizio di Direzione lavori. I ruoli direttamente svolti dallo staff della Chiarini Associati all’interno dell’ufficio Direzione lavori sono stati: Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione (Ing. Remo Chiarini); Direttore operativo per le opere idrauliche e i sottoservizi (Ing. Remo Chiarini); Ispettore per il controllo della qualità dei materiali e assistente per la sicurezza (Ing. Cosimo Convertino e Ing. Luigi Bigazzi); addetto alla contabilità (Geom. Mario Sensi).

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